Xylella: sanzioni per chi non cura i terreni

Xylella: sanzioni per chi non cura i terreni

La Regione Puglia il 13 dicembre 2016 ha emanato una revisione del decreto  ministeriale del 19 Giugno 2015 inerente l’aggiornamento delle ‘misure fitosanitarie’ per contrastare la diffusione della Xylella Fastidiosa sul territorio regionale.

I punti principali di questo decreto sono elencati di seguito:

  1.  Nessuna copertura finanziaria
  2. Esecuzione obbligatoria dei lavori
  3. Sanzioni amministrative (Controllo del territorio tramite satellite)

In queste tre vincoli del decreto si ha una panoramica generale del provvedimento adottato dalla regione.

Al momento l’obiettivo da perseguire è la PREVENZIONE PRIORITARIA della diffusione della X. Fastidiosa nei terreni indenni e CONTENIMENTO nelle aree infette.

Fino ad ora non esiste un metodo per curare l’albero d’ulivo da X. Fastidiosa, pertanto l’unica ‘arma’ per indebolire  il batterio è la prevenzione.

La X. Fastidiosa è un batterio che non produce spore e non si diffonde nell’ambiente in maniera autonoma, ma si trasmette esclusivamente tramite il materiale di propagazione vegetale infetto e gli insetti vettore.

Per prevenzione si intende la lotta al Vettore, che deve essere efficace al fine di ottenere la massima riduzione della popolazione di insetti vettore.

Allo stato delle conoscenze e tramite una ricerca dimostrata, il principale insetto vettore della trasmissione del batterio è il Philaenus Spumarius L., nota come “sputacchina”.

L’azione di controllo del vettore prevede di utilizzare una strategia di controllo integrato: meccanico, agronomico e chimico, nelle misure esposte di seguito:

  • GESTIONE DEL SUOLO
  • GESTIONE DELLA CHIOMA

La GESTIONE DEL SUOLO deve garantire il terreno libero da erbe infestanti attuando la lavorazione di trinciatura; nel caso di aree in cui è difficile l’accesso con mezzi meccanici è possibile effettuare il diserbo.

La GESTIONE DELLA CHIOMA prevede la potatura ordinaria o straordinaria.

Nella potatura ordinaria è fondamentale l’operazione di rimonda della chioma per favorire l’arieggiamento e il passaggio della luce, in aggiunta è possibile eliminare i rami secchi o danneggiati da avversità climatiche o parassitarie. Questo intervento può essere effettuato periodicamente anche ogni due anni.

La potatura straordinaria è eseguita su alberi monumentali e prevede l’eliminazione delle branche terziarie quando si è consapevoli che l’albero è infetto.

Una regola inflessibile che il coltivatore non deve assolutamente trascurare è l’obbligo della rimozione dei polloni e succhioni.

Il calendario per l’esecuzione dei lavori è schematizzato nella seguente tabella:

PERIODO INTERVENTO
GENNAIO – MARZO POTATURA ORDINARIA / STRAORDINARIA
APRILE GESTIONE DEL SUOLO: TRINCIATURA
MAGGIO – AGOSTO INTERVENTI FITOSANITARI: RIDURRE I PARASSITI DELL’OLIVO (ES. MOSCA OLEARIA) CON INSETTICIDI AUTORIZZATI.

 

Il Salento è stato dichiarato zona infetta pertanto è vietato l’impianto e la commercializzazione delle specie ospiti.

Schematizzando per la zona infetta:

INTERVENTO AZIONE
POTATURA ORDINARIA RACCOMANDATA

(OBBLIGATORIA OGNI DUE ANNI)

GESTIONE DEL SUOLO OBBLIGATORIA
CONTROLLO CHIMICO RACCOMANDATA
ESTIRPAZIONE DEGLI ALBERI INFETTI NON OBBLIGATORIA
IMPIANTO SPECIE OSPITI VIETATO

 

La lotta contro il vettore è obbligatoria nel periodo che va dal 1 marzo al 30 aprile di ciascun anno.

Il controllo a livello aziendale dell’esecuzione di tale prescrizione sarà effettuato entro 45 giorni dalla scadenza fissata.